il 15 e 16 settembre ha avuto luogo a Benevento la cerimonia conclusiva dell'undicesima edizione del "Premio internazionale giornalistico e letterario Marzani";
il premio Marzani godeva quest'anno del patrocinio, oltre che della Commissione europea, dell'università del Sannio e della Camera dei deputati, anche di quello del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, come risulta da vari mezzi di informazione e dal manifesto ufficiale che reca i loghi degli enti suddetti;
anche l'emittente libanese "Al Manar" ha dato la notizia il 24 settembre, sottolineando il patrocinio del Parlamento italiano e del Ministero degli affari esteri;
tra i premiati spicca Ibrahim Farhat, direttore dell'emittente televisiva Al Manar, affiliata al gruppo "Hezbollah"; Al Manar è stata designata come "entità terroristica globale" dal Dipartimento di Stato degli Usa, e per questo oscurata, come è in seguito accaduto anche in Francia, Germania, Canada, Olanda e Australia; "Hezbollah" è considerato organizzazione terroristica da Bahrain, Canada, Consiglio di cooperazione del Golfo, Emirati arabi uniti, Francia, Giappone, Israele, Lega araba, Paesi Bassi e Stati Uniti d'America; la cosiddetta ala militare di Hezbollah è considerata organizzazione terroristica anche da Australia, Regno Unito e Unione europea; l'agenzia statunitense antidroga, la DEA, ha affermato di avere prove che Hezbollah ha incassato un miliardo di dollari dal traffico di droga dal Sud America verso gli Usa;
Hezbollah è stato accusato di numerosi attacchi terroristici fin dal 1982, tra i quali l'attentato a Beirut del 1983, in cui morirono 305 militari e civili americani e francesi, gli attentati in Argentina nel 1992 contro l'ambasciata israeliana e nel 1994 contro un centro culturale ebraico, in cui morirono rispettivamente 29 e 85 persone, l'attentato all'ambasciata d'Israele a Londra nel 1994 in cui morirono 29 persone; il Tribunale speciale investigativo delle Nazioni Unite ha ravvisato prove del coinvolgimento di Hezbollah nell'assassinio del presidente libanese Rafic Hariri insieme ad altre 21 persone il 14 febbraio 2005; la stessa giustizia libanese ha arrestato esponenti di Hezbollah per quell'attentato;
considerato che, a quanto risulta all'interrogante:
Al Manar fiancheggia costantemente Hezbollah e, tra l'altro, è molto attiva nell'incitamento all'odio contro gli ebrei, Israele e gli Usa anche nei programmi per bambini, incoraggiando e celebrando gli attentati suicidi;
il 29 novembre 2005 Al Manar ha messo in onda un simposio da essa stessa organizzato presso l'università del Libano, in cui diversi studenti prendevano la parola: uno di loro, incoraggiato dal moderatore del simposio, affermava che "proprio così come Hitler ha combattuto gli Ebrei, anche noi, che siamo la grande nazione islamica del Jihad, dobbiamo combatterli e cancellare completamente Israele"; un altro ricordava la ricerca globale di una cura per l'influenza aviaria per dire che l'unica cura contro Israele era la sua cancellazione;
Al Manar produce e diffonde molti programmi di fiction; ecco le trame sintetiche di alcuni di loro: due ebrei caricaturali decidono che è necessario il sangue di un bambino cristiano per cucinare ritualmente i pani per la Pasqua, un bambino è indotto da un giovane ebreo a entrare in una casa dove viene sgozzato e il suo sangue versato in una padella; il "governo ebraico segreto" decide di aiutare Hitler a massacrare i propri correligionari allo scopo di indurne altri a migrare in terra d'Israele; lo stesso un giudice del tribunale talmudico ordina atroci torture contro un condannato affermando che così insegna il Talmud;
Al Manar sostiene costantemente che Yasser Arafat è stato assassinato dagli israeliani; dà ampio spazio all'istanza della cancellazione totale dello Stato d'Israele, "dal fiume (Giordano) al mare", manda in onda cartoni animati in cui si invitano i bambini ad uccidere gli israeliani diventando "martiri per Gerusalemme";
durante l'evento è stato premiato anche Ibrahim Masoumi Nejad, inviato iraniano della televisione di Stato dell'Iran, arrestato due volte in Italia, sospettato di inviare in Iran materiale dual use;
i nomi dei premiati erano peraltro già stati resi noti il 31 agosto in conferenza stampa,
si chiede di sapere:
quali siano in generale i criteri per la concessione del patrocinio da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
quale sia la valutazione del Ministro in indirizzo sull'esito del patrocinio concesso nel 2018 al premio Marzani e in particolare della premiazione di Ibrahim Farhat e Ibrahim Masoumi Nejad;
ove la valutazione non fosse positiva, perché il patrocinio non sia stato revocato una volta comunicati i nomi dei premiati;
quale pensa che possa essere l'effetto del patrocinio da parte del Ministero e di altre istituzioni italiane alla premiazione dei personaggi suddetti rispetto a Paesi e organizzazioni internazionali che considerano Al Manar o Hezbollah organizzazioni terroristiche.